Ieri sera, davanti allo specchio
ho pianto così tanto
con la bocca spalancata
senza emettere alcun suono
che ho pensato ti avrei fatto promettere
di rimanere qui con me.
Ma eccoti, con le rughe
tipiche di chi, come noi,
è schiavo di abbracci dati nel silenzio,
Passarmi accanto
dirmi che non puoi farlo
non puoi rimanere.
Mi viene da vomitare.
Ho voluto morire così tante volte
che forse l’ho fatto
e non so più chi sono.
Una reincarnazione odiosa
di qualcuno che ho evitato
nella vita precedente.
Penso che vorrò morire di nuovo,
perché non vedo la differenza,
e magari la prossima volta rinascerò
Verme
Sanguisuga
Millepiedi
Viscida, schifosa, rivoltante
E legittimata a stare al mondo.
Autrice: Raffaella Marconi
Nasce a Napoli nel 1998. Da sempre innamorata della sua città, decide di separarsene per studiare Scienze Politiche all'Università di Pisa, coltivando il suo forte interesse per l'attivismo sociale. Da quando si è imbattuta nella poesia di Baudelaire si è innamorata di questa arte, che cerca di inseguire e fare sua. A Pisa si muove tra feste studentesche ed eventi culturali.
Per citare Franco Califano, di quanto rimane direbbe "Tutto il resto è noia". "Diritto Privato" è la sua prima poesia pubblicata su Voci di Carta.
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